Martedì 23 Novembre 2021 si terrà, su tutto il territorio nazionale, la prima giornata di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori del collo indetta dalla SIOeChCF (Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale), alla quale ha aderito anche la divisione di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo e
dell’ Ospedale “Degli Infermi” di Rivoli, da me diretti.
Tale iniziativa rappresenta la prosecuzione ed il completamento di quella promossa annualmente dalla Società Europea Testa e Collo (EHNS) e dalla confederata italiana AIOOC (Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica).
Le basi di questa iniziativa si trovano in dati scientifici secondo i quali, su 10 pazienti affetti da cancro del distretto testa-collo (naso, bocca, gola, corde vocali e ghiandole salivari) diagnosticato negli stadi iniziali della malattia, 9 guariscono mentre, in caso di malattia localmente avanzata o metastatica (54% del totale), solo 4 pazienti su 10 sono in vita a distanza di 5 anni dalla diagnosi, nonostante gli importanti sviluppi nelle tecniche di cura verificatisi nell’ultimo decennio.
Malgrado l’ampia diffusione, la gravità ed il grande impatto psico-fisico, c’è ancora poca consapevolezza sociale del cancro del testa-collo. Esso rappresenta il settimo tumore più comune in Europa (oltre 150.000 nuovi casi diagnosticati nel 2012), ma risale al 5° posto se si considera la popolazione maschile compresa tra 50 e 69 anni.
In Italia, le neoplasie della testa e del collo rappresentano il 3-5% di tutti i tumori colpendo 18 persone l’anno ogni 100 mila abitanti e con tendenza all’incremento.
Per queste patologie, infatti, si prevedono circa 9.500 nuovi casi e 4.500 decessi l’anno con una frequenza media 3 volte superiore nei maschi rispetto alle femmine ed un’incidenza che aumenta progressivamente con l’età a partire dai 50 anni. La sopravvivenza netta per questi tumori a 5 e 10 anni è, rispettivamente, del 57% e 48% e, come detto in precedenza, è fortemente influenzata dalla precocità della diagnosi.
In un adulto, la comparsa di una tumefazione nel collo (inteso come regione compresa tra mandibola in alto e sterno e clavicole in basso) può essere la manifestazione iniziale o l’unico segno clinico evidente di un cancro metastatico della testa e del collo, come il carcinoma squamoso, il linfoma, il cancro della tiroide o delle ghiandole salivari. Viceversa, le tumefazioni del collo nei bambini sono per lo più manifestazioni di malattie infettive.
L’associazione tra tumefazione cervicale e cancro del testa-collo è tanto maggiore quanti più fattori di rischio sono presenti.
In particolare i due più importanti sono rappresentati da fumo di tabacco ed abuso di acol (presenti nel 75% dei carcinomi della testa e del collo) sia come singole entità, sia, e soprattutto, per il per il loro effetto sinergico.
Altri fattori in causa sono esposizioni professionali (polveri di legno, lavorazioni del cuoio, nichel…); alcune infezioni virali quali il virus del papilloma umano (HPV) ed il virus di Epstein-Bar (EBV) responsabile anche della Mononucleosi infettiva; l’esposizione a radiazioni ionizzanti e/o ad inquinanti atmosferici. Fattori favorenti possono essere, infine, alcune abitudini o comportamenti come una dieta povera di fibre vegetali e ricca di carni rosse, l’obesità ed una scarsa igiene orale.
Sede dell’iniziativa, per il territorio dell’ASL TO3 (comprendente area metropolitana nord, centro, sud, la Val di Susa e Val Sangone e il distretto Pinerolese) saranno i dipartimenti di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Riuniti di Rivoli e dell’ospedale Civile “E. Agnelli”. Gli ambulatori saranno aperti al pubblico dalle ore 8.30 alle ore 13.00 di martedì 23 Novembre 2021 previa accettazione in segreteria e nel rigoroso rispetto delle misure anti-COVID19.
La Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’ASL TO3, è da sempre in prima linea nella cura del cancro del distretto testa-collo, come testimoniano i circa 900 interventi di chirurgia maggiore eseguiti su pazienti oncologici sino ad oggi.
L’ attività del personale sanitario infermieristico, dei tecnici dietisti, logopedisti, fisioterapisti e delle varie figure specialistiche mediche che “ruotano” intorno al paziente, è incentrata sullo stato di fragilità dei pazienti con neoplasie del distretto testa-collo. Il percorso di preparazione è organizzato al fine di preparare al meglio i pazienti che dovranno affrontare il trattamento chirurgico o di preservazione d’ organo (non chirurgico) della neoplasia della bocca o della gola che si è presentata, nelle migliori condizioni possibili.